La Compagnia Stabile di Sanremo sotto i riflettori con “Argentu vivu”

3 ottobre 2007 | 13:36
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La Compagnia Stabile di Sanremo sotto i riflettori con “Argentu vivu”

Per festeggiare il tradizionale appuntamento di San Romolo, la compagnia matuziana ripropone una commedia andata in scena nei primi anni Settanta.

Venerdì 12 ottobre, la sera della vigilia della festa patronale matuziana dedicata a San Romolo, la Compagnia Stabile Città di Sanremo presenta "Argentu vivu", commedia brillante in tre atti di Silvio Zambaldi, che andrà in scena al Teatro Ariston,alle ore 21.15. In pratica si tratta di una "prima", anche se la commedia fu già rappresentata nei primi anni settanta, con protagonista l'indimenticato Nini Sappia. La storia si svolge a Sanremo nel 1928. Vittò Butin (al secolo Vittorio Emanuele Bottini), vedovo da alcuni anni e pensionato, conduce una vita "chiacchierata", per via delle sue ancor turbolente esperienze sentimentali. L'esistenza "spericolata" del capofamiglia si riflette negativamente nell'ambito domestico, in particolar modo incide sulla figlia Paolina. Nel tentativo di appianare le cose, Vittò complica la situazione, dando così la stura a situazioni paradossali ed ingarbugliate che, solo nel finale, riusciranno a dipanarsi nell'immancabile lieto fine. Una trama intrigante, un testo sempre scorrevole, un dialetto "d'antan", per una piece forte di una recitazione sicura e spumeggiante. Menzione a parte per Lorena Moraldo, miglior attrice giovane al Festival della Commedia Dialettale di Pigna.